Progetto
Progetto Oratorio della Domenica
PROGETTO EDUCATIVO
ORATORIO BEATA VERGINE IMMACOLATA - DESIO
PREMESSA
Per stendere due idee sul progetto dell’oratorio, vorrei partire da quando per la prima volta mi sono trovato ad essere prete in un grande oratorio, all’inizio del mio ministero sacerdotale, e
dal fatto che, mentre vivi questa proposta devi cercare di renderla il più accessibile agli altri. Sì, perché l’oratorio prima di essere uno spazio è un
luogo di vita e quindi una proposta di crescita.
Così, trovandomi un giorno con un giovane universitario, mi presentò la sua “idea” di oratorio attraverso delle vignette simpatiche con una didascalia sotto ognuna di esse: “L’Oratorio non è
luogo di conquista, né luogo che mi appartiene, ma luogo al quale noi apparteniamo”.
L’appartenere a qualcuno in modo chiaro è premessa per costruire insieme qualcosa di autentico, come una famiglia, o una comunità. E’ con questi termini che possiamo definire l’oratorio oggi.
Se ora voglio approfondire il contenuto ecco in sintesi quattro modi per presentare l’Oratorio come:
“FAMIGLIA “ aperta
“COMUNITA’” che crede
“SCUOLA” che avvia alla vita
“SPAZIO” che educa all’incontro e alla
gioia.
E’ famiglia aperta in quanto è capace di accogliere: è mettere in gioco il cuore e la gratuità. “faccio questo per te perché mi stai a cuore e non chiedo contropartite”. Accogliere è stabilire gratuitamente un legame. E’ famiglia perché custodisce in sé ogni famiglia dei ragazzi che vivono la proposta oratoriana, e insieme compie un cammino ponendosi accanto con discrezione e comprensione. Sappiamo tutti ciò che attraversano oggi le nostre famiglie, e sappiamo altrettanto come c’è necessità di non rimanere soli: la comunione di intenti e di relazioni può sciogliere i nodi di una complessità di vissuti resi difficoltosi dai molti ostacoli posti sul cammino dei singoli e delle famiglie. La gratuità nelle relazioni è condizione fondante ogni rapporto e garanzia per non rimanere in superficie ma per andare in profondità.
E’ comunità che crede: “Crede nella potenza del Vangelo e nella catechesi” e quindi accompagna. Essere o avere compagni di strada può dare sicurezza. Molte volte non c’è bisogno di esserci fisicamente, è sufficiente far sapere che non
si è soli. Ma è altrettanto importante essere una comunità che crede e che non ha paura di farlo, testimoniando la sua SPERANZA in Gesù. Egli ci invita ad essere coerenti a dire coi fatti la verità generando esperienze che danno senso alla vita.
L’incontrocon Gesù in tutte le fasi di crescita dei ragazzi a confronto con la società odierna struttura il cammino della proposta di catechesi: l’accompagnamento parte dalla terza elementare, passando attraverso il sacramento della Prima Comunione fino alla Cresima; per poi continuare con il percorso preadolescenti 2° e 3° media con il pellegrinaggio a Roma come conclusione di un itinerario. Da qui inizia l’esperienza della comunità degli adolescenti di 1°-2°-3° superiore che introduceal servizio dei più piccoli, fino ad arrivare al cammino dei 18/19enni per
decidersi su scelte sempre più impegnative, dentro e fuori l’oratorio. Le varie equipe di educatori giovani e adulti sono la realtà più preziosa e autentica di come in oratorio occorre dare testimonianza della gioia che nasce dall’incontro con il Risorto.
E’ scuola che avvia alla vita”: in oratorio si aiutano ragazzi e giovani a costruire percorsi soddisfacenti per il proprio futuro, per la propria vita, per tutti gli aspetti della vita: amore, servizio, collaborazione, accoglienza e santificazione. E’ così che orienta in quell’entusiasmante cammino relazionale che non deve assolutamente essere sostituito dal sempre più invadente modo virtuale di raggiungere gli altri. Infatti in quest’ultimo modo raggiungi gli altri ma non ti fai loro prossimo! Chi entra in oratorio sa che né il luogo, né il tempo lì trascorso sono una pausa rispetto a quello che si vive in altri luoghi e nelle altre ore della giornata: la realtà è plasmata dalla condivisione di tutte le gioie, le problematiche, le paure e le certezze che si offrono agli altri come motivo per una crescita inseme.
E' spazio che educa all’incontro e alla gioia. Lo sport ed il gioco sono momenti significativi e preziosi nella vita di ogni oratorio. In queste attività non basta però solo allenare le abilità tecniche: prima di tutto occorre allenare il desiderio di cose buone, mentre si è lì. “Giocare è l’arte dei semplici: far giocare è l’arte degli umili”.
Calcio
a go-go in oratorio con il C.S.I. Desiano formato da diverse squadre, dalla categoria scuola calcio (5-6 anni) alla categoria open (aperta a coloro che erano una volta ragazzi!), dove i bambini- ragazzi sono seguiti dai loro alleducatori nella loro crescita. Il gruppo calcio dell’inizio della sua attività fino ad oggi è segno della premura e dell’attenzione per la crescita umana dei ragazzi attraverso lo sport.
L’oratorio non subisce lo sport, ma lo sceglie come strumento educativo.
La domenica è ricca di avvenimenti per tutti! E’ bello iniziare la giornata in Basilica con la Santa Messa delle ore 10.00 dedicata ai più giovani e poi c’è posto in oratorio per ognuno al pomeriggio.
Ci sono le partite con il grande tifo dei genitori.
L’animazione
attraverso attività varie e giochi: da novembre a Maggio tutte le domeniche un gruppo di animatori (genitori e adolescenti) si dedicano ai
bambini delle elementari per costruire con loro, divertendosi, tanti oggetti carini usando il minimo indispensabile.
Lo spazio giochi, dedicato ai più piccoli, dove, soprattutto d’inverno, ci si ritrova insieme a giocare in un luogo caldo con tanti giochi per tutte le età.
Tanti
possono essere anche i momenti speciali di aggregazione!
I vari appuntamenti nell’ambito della catechesi (pizzate –campi lavoro – la 2 giorni di “ritiro” – Roma – Assisi) e poi i grandi appuntamenti durante l’anno: la gita sulla neve e la Festa della Famiglia; il Carnevale con tutta la preparazione per la sfilata; la Festa del Calcio… ed in estate il Grest e le Vacanze in montagna.
Mi fermo qui ma ognuno di voi, non solo può aggiungere un motivo e un significato del suo stare ed essere in oratorio, ma anche e soprattutto può vivere ed incarnare quei valori che posti nell’età più delicata della vita di ogni ragazzo, può dare frutti abbondanti negli anni a venire e trasmetterli come testimonianza di vita piena.
Don Giuseppe